Logo del dipartimento di Scienze Politiche a Pisa cherubino

Pubblicazione del volume Pierre Bourdieu, Il mondo dell’uomo, i campi del sapere

Segnaliamo la pubblicazione del volume curato da Emanuela Susca: Pierre Bourdieu, Il mondo dell’uomo, i campi del sapere (Orthotes editrice, 2017). Con saggi di Massimo Balducci, Massimo Cerulo, Mirella Giannini, Berta Martini, Fabrizio Pappalardo, Massimo Pendenza, Marco Pitzalis, Marco Santoro, Marco Sgattoni, Emanuela Susca.

Dalla quarta di copertina:

In un dialogo che intreccia prospettive di ricerca inesplorate e grandi temi sempre aperti, studiosi tra loro differenti per provenienza e interessi si misurano con il pensiero e i lavori di Pierre Bourdieu. Ne nasce una ricognizione ricca e vivace su concetti chiave come quelli di campo, habitus o capitale sociale e culturale, a lungo affinati dalla poliedrica attività del grande sociologo francese e oggi divenuti patrimonio irrinunciabile delle scienze umane e sociali e di tutti quanti desiderino conoscere più a fondo la realtà e prendere posizione contro le troppe ingiustizie. E, al tempo stesso, sono affrontate e rilanciate nel volume domande più che mai attuali. Cosa può ostacolare o al contrario garantire un minimo di uguaglianza al di là della disparità di reddito? Sono possibili una scuola e un’università che operino concretamente per la democrazia? E come guardare alle leggi dei tribunali senza cedere né all’ottica repressiva né alla tentazione del ribellismo? Cosa può spiegare e magari attenuare la distanza tra mondo della politica e sensibilità comune? Infine, come pensare al mondo rompendo con il fatalismo e la rassegnazione? E quale contributo possono offrire in tal senso le donne, spesso relegate nelle ultime file ma proprio per questo capaci di uno sguardo più ampio e distaccato? Sono questioni che interpellano anche con urgenza ciascuno di noi e per le quali, confermandosi autore e punto di riferimento ormai ineludibile, Bourdieu ha saputo offrire una quantità di stimolanti spunti di analisi e ipotesi di lavoro.

Torna in cima